Gli articoli

Un articolo viene definito come una parte variabile del discorso, priva di significato, che sta sempre davanti al nome o sostantivo.

Si tratta di parole brevi (formate da una o due sillabe) che non possono stare isolate in quanto non hanno un significato proprio; dal punto di vista sintattico quindi, gli articoli sono strettamente legati al nome che accompagnano. Ciononostante, hanno delle funzioni molto importanti. 

Grazie all’articolo, infatti, possiamo immediatamente individuare il genere e il numero del sostantivo stesso. Esistono tre categorie di articoli, che vedremo in maniera più approfondita di seguito. Tali categorie sono:

  • Gli articoli determinativi, che definiscono un nome in maniera precisa e definita;
  • Gli articoli indeterminativi, che definiscono un nome in maniera vaga e indefinita;
  • Gli articoli partitivi, che indicano una parte indefinita di un tutto, espresso da un sostantivo.

Ad ognuno di questi gruppi di articoli, è associato un uso specifico e differente.

Articoli determinativi

Ecco gli articoli determinativi della lingua italiana:

 MASCHILEFEMMINILE
SINGOLAREIL, LO (L’)LA (L’)
PLURALEI, GLILE 

Articoli determinativi maschili singolari

  • Si usa l’articolo IL davanti a ogni sostantivo maschile che inizia con una consonante, eccetto le seguenti: z / x / y / gn / ps / s + consonante.

Esempi: il gatto, il libro, il tavolo, il giardino, il sole.

  • Si usa l’articolo LO davanti ai sostantivi maschili che iniziano con z / x / y / gn / ps / s + consonante

Esempi: lo zaino, lo gnomo, lo xilofono, lo yogurt, lo studente, lo psicologo.

  • LO viene anche utilizzato davanti ai sostantivi che iniziano con una vocale.

Attenzione! In questo caso, la vocale “o” cade e viene aggiunto un apostrofo.  L’unica eccezione a quanto detto sopra è quando il sostantivo inizia con una i semivocalica (cioè una “i” non accentata seguita da un’altra vocale). In questo caso, l’articolo LO non perde la sua vocale. Per esempio: lo ione.

Esempi: l’albero, l’orologio, l’umore, l’indice, l’elmo.

Articoli determinativi maschili plurali

Al plurale, distinguiamo gli articoli determinativi maschili allo stesso modo che al singolare:

  • Si usa l’articolo I davanti ai sostantivi maschili che iniziano con una consonante, eccetto z / x / y / gn / ps / s + consonante.

Esempi: i cani, i giorni, i quaderni, i genitori, i luoghi.

  • Si usa l’articolo GLI davanti ai sostantivi maschili che iniziano con una vocale oppure con z / x / y / gn / ps / s + consonante

Esempi: gli anni, gli gnocchi, gli psichiatri, gli spazi.

Articolo determinativo femminile singolare

Si usa l’articolo LA davanti ai sostantivi femminili singolari. Come avviene per il maschile, se il sostantivo inizia con una vocale, LA perde la “a” e viene sostituita da un apostrofo.

Questo non avviene però se il sostantivo inizia con una i semivocalica, come per esempio in “la iella”.

Esempi: la casa, la montagna, la mela, l’anima, l’elica.

Articolo determinativo femminile plurale

Si usa LE davanti a tutti i sostantivi femminili plurali. 

Esempi: le giostre, le ricette, le isole, le strade, le piante.

Attenzione! L’articolo concorda sempre con la parola che segue, quindi se il sostantivo è preceduto da un aggettivo, l’articolo viene messo prima dell’aggettivo e concorderà con quest’ultimo. Per esempio: il grande uomo (e non l’grande uomo); i miei amici (e non gli miei amici).

L’uso degli articoli determinativi

L’articolo determinativo si usa nei seguenti casi:

  • Per indicare una persona, un animale, un oggetto, un luogo già menzionati in precedenza.

Esempio: l’altro giorno ho comprato il romanzo giallo che mi avevi consigliato un mese fa. 

  • Per indicare una persona o cosa unica.

Esempio: il Sole è una stella – La regina d’Inghilterra risiede a Buckingham Palace.

  • Per indicare un gruppo, una categoria, una specie.

Esempio: l’elefante indiano è la specie più comune tra gli elefanti asiatici.

  • Per sostituire, talvolta, un aggettivo indefinito.

Esempio: il lunedì ho il corso di yoga (=ogni lunedì ho il corso di yoga).

  • Davanti a nome di Stati, regioni, continenti, monti e catene montuose, laghi, fiumi, mari, isole, oceani – tranne quando c’è la preposizione IN davanti a uno Stato, regione o continente.

Esempio: la Nuova Zelanda si trova nell’emisfero australe della Terra.

  • SOLO nella lingua parlata e in alcune zone dell’Italia settentrionale, si usa un articolo determinativo davanti al nome proprio di persona. Normalmente però, e soprattutto nella lingua scritta, ciò non avviene.

Esempio: la Giovanna, il Pietro.

  • In alcuni casi, davanti ad un cognome, per esempio se questo è preceduto da un titolo (dottore, professoressa, ecc.), o davanti ad un cognome di una donna.

Esempi: il signor Bianchi abita a Venezia. – La Bellini è la nostra insegnante di storia.

  • Davanti al nome proprio di una città SOLO se accompagnato da un’apposizione che ne specifica la caratteristica. 

Esempio: la Milano degli anni ’20.

Articoli indeterminativi

Ecco gli articoli indeterminativi della lingua italiana:

 MASCHILEFEMMINILE
SINGOLAREUN, UNOUN’, UNA
PLURALE

Articoli indeterminativi maschili

  • Si usa l’articolo UN davanti ai sostantivi maschili che iniziano per vocale o consonante, eccetto le seguenti: z / x / y / gn / ps / s + consonante.

Esempi: un uomo, un libro, un albero, un sasso, un cantante.

  • Si usa l’articolo UNO davanti ai sostantivi maschili che iniziano con z / x / y / gn / ps / s + consonante.

Esempi: uno studio, uno pseudonimo, uno zio, uno gnu, uno xilofono.

Articoli indeterminativi femminili

  • Si usa l’articolo UNA davanti ai sostantivi femminili che iniziano con una consonante.

Esempi: una torta, una domanda, una rivista, una stanza, una farfalla.

  • Si usa l’articolo UN’ (con l’apostrofo, per distinguerlo dal maschile!) davanti ai sostantivi femminili che iniziano con una vocale.

Esempi: un’idea, un’amica, un’onda, un’isola, un’emozione.

L’uso degli articoli indeterminativi

L’articolo indeterminativo si usa nei seguenti casi:

  • Per indicare una persona, un animale, una cosa, un luogo qualunque, che non si vuole specificare o che non è importante specificare.

Esempi: vorrei andare in un bar per colazione. – Stamattina mi ha telefonato un amico e abbiamo parlato per due ore.

  • Per indicare una persona, un animale, una cosa, un luogo nominati per la prima volta.

Esempio: ho visto un cane per strada, sembrava si fosse perso.

Attenzione! Non è possibile esprimere il plurale con l’articolo indeterminativo, dal momento che indica “un” oggetto, animale, persona, luogo, ecc. non ben specificati. Se vogliamo esprimere l’idea di qualcosa di indefinito, ma al plurale, dobbiamo ricorrere all’articolo partitivo.

Articoli partitivi

L’articolo partitivo indica una parte non definita di un tutto più grande.

Si forma a partire dalla preposizione semplice “di” più l’articolo determinativo. L’unione delle due parole fa sì che la “i” della preposizione diventi una “e” e determina il raddoppiamento della lettera “l” per gli articoli LO, LA, L’, LE.

Gli articoli partitivi in italiano sono i seguenti:

 ILLOL’LAIGLILE
DIDELDELLODELL’DELLADEIDEGLIDELLE

Le regole per l’utilizzo degli articoli partitivi sono le stesse di quelle degli articoli determinativi. Quindi:

  • DEL viene utilizzato davanti ai nomi maschili singolari che iniziano con una consonante eccetto z / x / y / gn / ps / s + consonante.
  • DELLO viene utilizzato davanti ai nomi maschili singolari che iniziano con z / x / y / gn / ps / s + consonante.
  • DELL’ viene utilizzato davanti ai nomi maschili e femminili singolari che iniziano con una vocale.
  • DELLA viene utilizzato davanti ai nomi femminili singolari che iniziano con una consonante.
  • DEI viene utilizzato davanti ai nomi maschili plurali che iniziano con consonante eccetto z / x / y / gn / ps / s + consonante.
  • DEGLI viene utilizzato davanti ai nomi maschili plurali che iniziano con una vocale o con z / x / y / gn / ps / s + consonante.
  • DELLE viene utilizzato davanti ai nomi femminili plurali.

Esempi: del formaggio, della carta, dell’acqua, dell’aceto, delle mele, del vino, del legno, dei buoi, degli anni, dello zucchero, della pasta, del ghiaccio, dei consigli.

L’uso degli articoli partitivi

L’articolo partitivo serve per formare il plurale dell’articolo indeterminativo e, come quest’ultimo, indica una parte di un tutto, una quantità non ben specificata.  

Al singolare indica una certa quantità (non ben definita) di qualcosa, con il significato di “un po’ di”. Per esempio: “dello zucchero” significa “un po’ di zucchero”.

Invece, al plurale indica un certo numero (non ben specificato) di qualcosa, con il significato di “alcuni, qualche”. Per esempio: “delle zucchine” significa “alcune zucchine”.

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