Reply To: Aggettivi: quali sono e che funzioni hanno

  • Carlo

    Member
    May 22, 2023 at 2:37 pm

    I gradi dell’aggettivo qualificativo

    La qualità o caratteristica espressa da un aggettivo qualificativo può avere diversi gradi a seconda dell’intensità che si vuole attribuire a tale qualità o caratteristica e al suo confronto con altri elementi.

    Il grado positivo indica la qualità di un nome, senza alcun termine di paragone.

    Esempio: Giulia è simpatica.

    Il grado comparativo stabilisce invece un paragone fra due elementi. Esistono tre tipi di comparativo:

    • Il comparativo di maggioranza, che si forma aggiungendo l’avverbio più all’aggettivo qualificativo seguito da di o che.

    Esempio: Giulia è più simpatica di Sara.

    • Il comparativo di minoranza, che si forma aggiungendo l’avverbio meno all’aggettivo qualificativo seguito da di o che.

    Esempio: Sara è meno simpatica di Giulia.

    • Il comparativo di uguaglianza, che confronta una o più caratteristiche possedute in egual misura da entrambi i termini della comparazione; il secondo termine di paragone è introdotto da quanto o come, mentre l’aggettivo può essere preceduto da tanto o così (ma non sono obbligatori).

    Esempio: il signor Bianchi è (tanto) gentile quanto il signor Verdi.

    Attenzione! Per introdurre il secondo termine di paragone nel comparativo di maggioranza e minoranza, si usa di quando il secondo termine di paragone è un nome o pronome o quando è un avverbio.

    Esempi:

    Giacomo è più educato di Lisa / di te. Oggi è più soleggiato di ieri.

    Si usa che quando il secondo termine di paragone è retto da una preposizione o quando si paragonano tra loro aggettivi e verbi.

    Esempi:

    Di solito viaggio più da solo che in compagnia. Questo libro è più utile che piacevole.

    Giocare è più divertente che studiare.

    Il grado superlativo esprime l’intensità massima di una qualità o caratteristica in relazione ad altri elementi (superlativo relativo) o in senso assoluto (superlativo assoluto). Si distinguono dunque:

    • Il superlativo relativo che si forma a partire dall’articolo determinativo + gli avverbi più / meno, oppure con l’articolo determinativo + il nome + gli avverbi più / meno.

    Esempi:

    Marco è il più intelligente della classe. Cristina è la meno alta della famiglia. Oggi è il giorno più bello di sempre.

    • Il superlativo assoluto che si esprime in diversi modi, per esempio aggiungendo il suffisso -issimo (o –errimo per alcune eccezioni) alla radice dell’aggettivo di grado positivo; oppure premettendo all’aggettivo di grado positivo un avverbio che ne rafforza il significato; oppure premettendo all’aggettivo di grado positivo dei prefissi come super-, iper-, ultra-, stra-, sovra-; oppure reiterando l’aggettivo di grado positivo.

    Esempi:

    Un giorno bellissimo. Un attore celeberrimo.

    Il film è particolarmente avvincente. Ieri Claudio era strafelice.

    Il cucciolo di cane è piccolo piccolo.

    Attenzione! Alcuni aggettivi hanno delle forme particolari per formare il comparativo di maggioranza e il superlativo assoluto. Tali forme possono essere usate in alternativa a quelle regolari. Queste sono riassunte nella tabella seguente (la forma regolare è quella tra parentesi):